Ministero per gli Italiani nel Mondo
COMUNICATO STAMPA
In occasione dei funerali di Giovanni Paolo II
Gli Italiani nel mondo
osserveranno un minuto di silenzio
Tremaglia: «Un piccolo gesto per ricordare un grande uomo»
Il Ministero per gli Italiani nel Mondo – facendo seguito alle numerose richieste pervenute da tutti i continenti – adotterà tutte le possibili iniziative volte ad assicurare il maggior coinvolgimento delle comunità italiane all’estero in occasione dei funerali di Giovanni Paolo II, a partire dal rispetto di un minuto di silenzio e di raccoglimento: «Sarà un piccolo gesto – spiega Mirko Tremaglia – per ricordare un grande uomo e un grande Pontefice. In questo momento di immenso dolore per il mondo intero – spiega ancora Tremaglia - sento l’obbligo morale di farmi interprete dei sentimenti di tutti gli italiani che vivono fuori dai confini della loro Patria: gli Italiani nel mondo - dice Tremaglia - avvertono in questi giorni un grande e incolmabile vuoto nel cuore, perché se ne andato il “loro Papa”, il Papa che attraverso i suoi viaggi li ha fatti sentire sempre vicini alla loro Patria, alla loro cultura, alla loro tradizione».
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TELEGRAMMI:
DI CONDOGLIANZE ALLA SANTA SEDE PER
LA SCOMPARSA DI PAPA WOJTYLA
S.S. GIOVANNI PAOLO II
Napoli, 3 aprile 2005
Ore: 12,45
Operatore: Milano 139
Numero telegramma: 077/E I
Ill.ma S.E.R. il Card. Angelo SODANO
Segretario di Stato
00120-Città del Vaticano
Stim.ma Eccellenza il Mons. Stanislaw DZIWISZ
Vescovo Titolare di San Leone
00120-Città del Vaticano
Illustre Eminenza,
l’A.I.A.C. all’unisono con i quattro dipartimenti, rispettosamente desidera porgerLe il suo immenso dolore per la perdita dell’Operaio, Umile e Santo Pastore di Cristo e dell’umanità tutta Karol Wojtyla. La Venerabile Santità di Giovanni Paolo II, insigne maestro di vita ha profondamente inciso nei nostri affranti cuori interrogando garbatamente e quotidianamente le nostre coscienze per chiamarci al supremo impegno del vivere per il bene comune. Mi perdoni, se oso confessarLe che oggi noi ci sentiamo più soli, ma se pur fragili ci inginocchiamo riconoscenti alla Sua Paterna parola, avvertendo forte l’impegno di continuare ad applicare i Suoi preziosi insegnamenti per rispettarLo, amarLo ed onorarLo per sempre. Personalmente, il Santo Padre Karol Wojtyla, ha letteralmente cambiato la mia esistenza e tutto ciò che il Signore vorrà che si compia in obbedienza, non sarà mai abbastanza da dire grazie Santità!. Eminenza, rispettosamente voglia gradire i sensi più profondi d’autentica stima e mi professo devotissimo
Suo nel Signore
Gennaro Angelo Sguro
presidente Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico
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Ministero per gli Italiani nel Mondo
COMUNICATO STAMPA
Giovanni Paolo II
Tremaglia: «Ha saputo parlare
al cuore degli Italiani nel mondo»
Le parole del Papa a chi vive oltre confine: «Fede e Patria»
Il Ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia, partecipando in Piazza San Pietro alla messa in suffragio di Giovanni Paolo II, esprime la sua commozione profonda per la scomparsa di quest’eroico Papa: «Questo Pontefice - afferma il Ministro - ha cambiato la storia del mondo con la forza meravigliosa delle sue parole e del suo esempio». In questo momento di immenso dolore e interpretando i sentimenti di tutti gli Italiani che vivono oltre confine Mirko Tremaglia vuole ricordare «le parole di questo grande Papa, che voleva essere sempre fedele a Dio e alla Patria». Nel suo discorso in Brasile agli italiani di Curitiba il 6 luglio 1980, Giovanni Paolo II disse: «Il mio è il saluto del Papa, cioè del vescovo di Roma, di quella Roma che non solo è il centro del cattolicesimo, ma è anche la capitale della vostra cara Patria di origine, che avete lasciato per cercare lavoro, ma che conservate nel vostro cuore e in cima ai vostri pensieri con immenso amore, per quello che essa ha rappresentato per voi, per i vostri parenti, per la storia del mondo e per la storia stessa del cristianesimo. Vi esorto a conservare quei tesori di luce, di verità, di cultura, di arte, ma specialmente quei grandi valori umani e cristiani, che hanno sempre caratterizzato e fatto la vera gloria del popolo italiano: la sua cordialità per tutti, l’apertura alla solidarietà universale, la grande carica umana, l’attaccamento al nucleo familiare, il senso del dolore, l’impegno per il lavoro». «In questo modo - conclude Tremaglia - il Papa è riuscito a toccare il cuore degli Italiani nel Mondo con parole che riempiono chiunque di coraggio: credere in Dio e credere nella Patria».
Roma, 4 aprile 2005
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Gli Artigiani sono profondamente vicini al Santo Padre
"In queste ore di grande angoscia, gli artigiani sono vicini con la preghiera al Santo Padre da sempre profondamente legato al mondo dell'artigianato". E' quanto dichiara il Segretario di Casartigiani Campania Fabrizio Luongo. "Intensamente partecipi delle sofferenze del Pontefice - sottolinea Luongo - desideriamo esprimere l'affetto e la gratitudine per la forza della Sua testimonianza di fede e per il Suo coraggio nell'affrontare la sofferenza. Ci è di conforto il ricordo delle parole pronunciate da Giovanni Paolo II al Giubileo degli Artigiani dell'Anno 2000, quando ci spronò a non rinunciare a progettare il nostro futuro e a custodire i valori della fede, del lavoro, della crescita personale e della solidarietà, Casartigiani prega per Sua Santità per accompagnarlo con amore nel Suo ultimo viaggio
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Ministero per gli Italiani nel Mondo
Messaggio del Ministro Tremaglia
Tremaglia: Così parlò Wojtila agli italiani nel mondo. Fedeltà a Dio a alla Patria
Penso con commozione profonda a questo eroico Papa, che ha cambiato la storia del mondo, che ho avuto il privilegio di incontrare più volte, che ha percorso tutti i continenti e che ha sempre esaltato la Patria come manifestazione dell’amore cristiano.
In questo momento solenne, interpretando il dolore degli italiani che vivono oltre confine,ricordo le parole di questo grande Papa, che voleva essere sempre fedele a Dio e alla Patria.
Nel suo discorso in Brasile agli italiani di Curitiba il 6 luglio 1980, disse:
“ Il mio è il saluto del Papa, cioè del vescovo di Roma, di quella Roma che non solo è il centro del cattolicesimo, ma è anche la capitale della vostra cara Patria di origine, che avete lasciato per cercare lavoro, ma che conservate nel vostro cuore e in cima ai vostri pensieri con immenso amore, per quello che essa ha rappresentato per voi, per i vostri parenti, per la storia del mondo e per la storia stessa del cristianesimo. Vi esorto a conservare quei tesori di luce, di verità, di cultura, di arte, ma specialmente quei grandi valori umani e cristiani, che hanno sempre caratterizzato e fatto la vera gloria del popolo italiano: la sua cordialità per tutti, l’apertura alla solidarietà universale, la grande carica umana,l’attaccamento al nucleo familiare, il senso del dolore, l’impegno per il lavoro”.
Questo è il suo messaggio di esaltazione di un principio assoluto: credere in Dio e credere nella Patria.
Il Ministro per gli Italiani nel Mondo
Mirko Tremaglia