L'Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico

con i suoi sei dipartimenti :

Consulta Laica Internazionale,

Commissione Etica Internazionale Scientifica Medica Farmaceutica,

Difesa Vita, il Movimento Etico Cattolico, Federazione Acriac e Federazione Lavoratori Cattolici

Presentano la:

V// edizione del  Premio Internazionale “Iqbal Masih”

"IQBAL MASIH" Un ragazzo coraggioso, che l'umanità non seppe difendere.

Gennaro Sguro

 

250.000.000  di  bambini al mondo vengono sfruttati quotidianamente nella quasi totale INDIFFERENZA. Tu cosa hai deciso di fare?

 

PER RICORDARLO COME NOBILE ESEMPIO GLI ABBIAMO DEDICATO

IL  PREMIO INTERNAZIONALE SOLIDARIETA’ "IQBAL MASIH"

SOLIDARITY AWARD IQBAL MASIH - VI EDIZIONE

 

PATROCINI:

 

Senato della Repubblica

Parlamento Europeo -Ufficio per l 'Italia

Presidenza del Consiglio  Regione Campania

Provincia di Napoli

Comune di Napoli

Ufficio Scolastico Regionale per la Campania

Unicef Italia

Comitato Unicef della Regione Campania

 

L 'Associazione Internazionale di  Apostolato Cattolico

è lieta di invitare la S. V.  alla premiazione della V // edizione del  "Premio Internazionale Solidarietà Iqbal  Masih ", che si terrà sabato 17 dicembre 2005 presso la

Sala Consiliare della Provincia di Napoli

Piazza  S. Maria La  Nova - Napoli.

 

Premio Internazionale Solidarietà "Iqbal Masih"

Per non dimenticare

La cerimonia della VII edizione del Premio Internazionale Solidarietà “Iqbal Masih” avrà luogo sabato 17 dicembre 2005 alle ore 10, presso la Sala Consiliare della Provincia di Napoli in piazza  S. Maria La Nova a Napoli. Saranno presenti autorità religiose, politiche e culturali, insieme a rappresentanti delle Scuole di Napoli. Ringraziamo il dottor Pasquale Esposito amministratore dell’EP azienda napoletana di ristorazione che da sette anni sostiene con contributo economico il premio. Gennaro Angelo Sguro presidente dell’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico che è la promotrice del premio ha dichiarato: : << Ringrazio il dottor Pasquale Esposito amministratore dell’EP azienda napoletana di ristorazione che da sette anni sostiene con contributo economico il premio. Purtroppo assistiamo all’accelerazione e alla degenerazione dei tempi nell’indifferenza collettiva. La vita sembra aver perso ogni valore, sia religioso che laico. Spesso, anche donne gravide, come a Beslan, portano la morte, non è più possibile restare immobili. Di fronte a tutto questo, occorre riflettere, reagire e proporre un nuovo cammino per rafforzare le coscienze e la conoscenza per i seri rischi che corre la “civiltà” - bisognerà lavorare per il BAMBINO CHE NON E’ ANCORA NATO. Noi da sempre scegliemmo  la frase: “Se vuoi la pace, lavora per la giustizia”, dovrebbe valere indistintamente per tutti >>. Il premio si caratterizza ha difesa della vita (soprattutto dei più deboli) con un impegno per la pace e la giustizia, contro la cultura di morte che imperversa a tutte le latitudini e evidenzia come esempi da non dimenticare chi agisce per il BENE COMUNE. Alla VII edizione del premio internazionale di solidarietà «Iqbal Masih», in ricordo del coraggioso ragazzino pachistano, schiavo del lavoro minorile, ucciso a 11 anni per essersi ribellato allo sfruttamento dell’infanzia.

I premiati:

 - alla Memoria a S.S. Karol Wojtyla (l'indimenticabile Giovanni Paolo II)

- al N.H. Carlo Azeglio Ciampi Presidente della Repubblica Italiana

- a S.E.R. Card. Stanislao Dizwisz Arcivescovo di Cracovia (Polonia)

- all’On. Pierferdinando Casini Presidente della Camera dei Deputati

- all'On. Rocco Buttiglione Ministro dei Beni e Attività Culturali

- a Padre Diodato M. Fasano, presidente dell’Associazione Gruppo Famiglie Padre Pio da Pietrelcina

- al Gen. Giovanni Luigi DOMINI Comandante dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli

- al Prof. Giulio Tarro (scienziato - virologo)

Le motivazioni? Le sintetizza Sguro citando Giovanni Paolo II: «È chiaro che la costruzione di una cultura della solidarietà globale e del rispetto della dignità umana è uno dei più grandi compiti che deve affrontare oggi l’umanità».

 

Per una cultura della pace - L’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico (A.I.A.C.) si occupa di promuovere in varie forme la cultura di pace e cooperazione a tutela dei soggetti più deboli della  società. Ha sede a Napoli, in via dell’Epomeo 460. Fax: 081/7676171.

Sito- http://www.aiac-cli.org - E mail: esistenza@tiscalinet.it .

Presidente in carica è Gennaro Angelo Sguro (cellulare.: 347/4034990).

 

Vi racconto la mia breve Vita

 

Sono nato nel 1983 a Muridke (Pakistan), sono morto il 16 aprile 1994 a Lafore in Pakistan perché difendevo l’infanzia. A quattro anni, mio padre per miseria, mi vendette come schiavo ad un fabbricante di tappeti, in cambio di 12 dollari. Lavoravo per più di dodici ore al giorno, picchiato, sgridato e incatenato al mio telaio. Sono stato  costretto per più di sei anni a lavorare al telaio per una rupia al giorno, circa 55 vecchie lire. Nel 1992 con altri bambini uscii di nascosto dalla fabbrica di tappeti per assistere alla giornata della libertà, organizzata dal Fronte di Liberazione dal Lavoro Schiavizzato (Bllf). Decisi di raccontare la mia storia durante la conferenza. Il mio discorso fece scalpore e fu pubblicato il giorno dopo dai giornali locali. Con l’aiuto di un avvocato del Bllf scrissi una lettera di dimissioni che presentai al mio ex padrone. Conobbi Eshan Ullah Khan, leader del Bllf. Tramite lui cominciai a raccontare la mia storia sui teleschermi di tutto il mondo: divenni presto simbolo e portavoce del dramma dei bambini lavoratori. Partecipai a numerosi convegni sullo sfruttamento minorile. Nel 1994, quando avevo 11 anni, andai a Stoccolma e raccontai la mia storia in una conferenza mondiale sull’infanzia. A Boston ricevetti un premio dalla Reebook e una borsa di studio da una Università americana. Il 16 aprile 1994, domenica di Pasqua, la mafia dei tappeti mi ha sparato a bruciapelo mentre correvo in bicicletta nella mia città natale Muridke, ero con i miei cugini Liaqat e Faryad. Avevo solo 12 anni e un GRANDE SOGNO: “LIBERARE I BAMBINI DEL MONDO DALLA SCHIAVITU’” e spero che la mia morte possa insegnare agli adulti l’ETICA dell'AGIRE ed il RISPETTO alla VITA.

                                                                                                                   Iqbal Masih