Comunicato stampa di chiusura del 4 novembre 2006

 

UN CD per NAPOLI

 

Una strada sicuramente contro corrente, ma forte e percorribile per la fede della quale è lastricata. E’ quella intrapresa da Gennaro Angelo Sguro, artista napoletano nel mondo, presidente dell’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico. La sua strada è quella della cultura e del cuore di Napoli, quella che non si chiama Gomorra e che fa scoop, ma che si chiama melodia, canti, sole e amore. C’è un umanesimo napoletano che da Neapolis attraversa la Magna Grecia, passa per l’era federiciana, il classicismo dell’Accademia Pontaniana, il barocco gesuitico-spagnolo, l’illuminismo del Filangieri e del Galiani, lo spirito critico di Giuseppe De Sanctis e Benedetto Croce, che si colora dell’umanità di Matilde Serao, Salvatore Di Giacomo, Eduardo De Filippo e che ci appartiene. 

Napoli non è Gomorra. Sembra una Gomorra, ma l’animo, quello che le pulsa nel petto, è sempre semplice, appassionato e innamorato della vita. Gli scugnizzi sono diventati malavitosi perché nessuno li aiuta a essere innocenti scugnizzi e ne sfrutta la povertà. Il potere di pochi ha sopraffatto il cuore dei molti e li possiede per fame e danaro. Togliere la scorza a questa Gomorra si può. Per liberare l’anima buona di Napoli.

E’ questo il tema portante dell’iniziativa dell’A.I.A.C., che ha condensato in un CD il cuore buono di Napoli e ora lo manda in distribuzione e in rete senza pretesa alcuna di Premio Strega o altro riconoscimento se non quello di far riscoprire l’umanesimo intramontabile di una città nobilissima.

Lunedì 30 ottobre 2006, nella sede napoletana dell’Assostampa, in via Cappella Vecchia, l’AIAC ha presentato ai giornalisti e al pubblico il suo CD dal titolo “Naples in the World”.

Presenti i responsabili dei Dipartimenti A.I.A.C. e i soci.

Il presidente Gennaro Angelo Sguro, dopo il saluto ai presenti, ha illustrato le finalità dell’iniziativa, mettendo l’accento sul convincimento che Napoli va riscattata e non con le forze dell’ordine o con l’omertà, ma con un’operazione di recupero dei suoi valori etici e storici, appannati dallo sfrenato consumismo, che oggi alimenta la malavita e fa salire intorno a noi  cumuli nauseabondi di immondizia morale e reale. Un parlare etico, che può suonare per molti utopico e perfino banale, ma che con la fede di Sguro fa riflettere. RIFLETTERE è il titolo della rivista A.I.A.C., da lui curata. 

Il CD consta di undici brani, autentici classici della canzone, affidati alla splendida interpretazione del soprano greco Despina Scarlatou. I iniziano con il mitico ‘O sole mio e proseguono con Santa Lucia luntana, I’ te vurria vasà, Funesta ca lucive, Dicitencelle vuje, Silenzio cantatore, Chiove, Era de maggio, Carmela, Passione, Carcioffolà!.

La realizzazione si è avvalsa dell’orchestra sinfonica dell’A.I.A.C. con gli arrangiamenti di Salvatore Petrone, della ricerca storica e della scelta dei brani di Gennaro Angelo Sguro e del progetto grafico by “Esistenza”.

 

Anna Giordano