L'Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico

con i suoi sei dipartimenti :

Consulta Laica Internazionale,

Commissione Etica Internazionale Scientifica Medica Farmaceutica,

Difesa Vita, il Movimento Etico Cattolico, Federazione Acriac e Federazione Lavoratori Cattolici

Presentano la:

VIII edizione del  Premio Internazionale “Iqbal Masih”

 

"IQBAL MASIH" Un ragazzo coraggioso, che l'umanità non seppe difendere.

Gennaro Sguro

 

250.000.000  di  bambini al mondo vengono sfruttati quotidianamente nella quasi totale INDIFFERENZA. Tu cosa hai deciso di fare?

 

 

PER RICORDARLO COME NOBILE ESEMPIO GLI ABBIAMO DEDICATO

IL  PREMIO INTERNAZIONALE SOLIDARIETA’ "IQBAL MASIH"

SOLIDARITY AWARD IQBAL MASIH - VII EDIZIONE

 

Già patrocinato:

 

Presidenza della Repubblica

Senato della Repubblica

Parlamento Europeo -Ufficio per l 'Italia

Presidenza del Consiglio  Regione Campania

Provincia di Napoli

Comune di Napoli

Ufficio Scolastico Regionale per la Campania

Unicef Italia

Comitato Unicef della Regione Campania

L 'Associazione Internazionale di  Apostolato Cattolico

e il  35 ° Circolo Didattico di Napoli,

    sono lieti di invitare la S.V. alla cerimonia di premiazione della

della V III edizione del  "Premio Internazionale Solidarietà Iqbal  Masih ", che si terrà venerdì 28 aprile 2006, alle ore 10,00 preso l 'Aula Magna del 35° Circolo Didattico di Napoli - via Saverio Gatto, 16 (Colli Aminei) - Napoli

 

Le motivazioni? Le sintetizza Sguro citando Giovanni Paolo II: «È chiaro che la costruzione di una cultura della solidarietà globale e del rispetto della dignità umana è uno dei più grandi compiti che deve affrontare oggi l’umanità».

 

Per una cultura della pace - L’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico (A.I.A.C.) si occupa di promuovere in varie forme la cultura di pace e cooperazione a tutela dei soggetti più deboli della  società. Ha sede a Napoli, in via dell’Epomeo 460. Fax: 081/7676171.

Sito- http://www.aiac-cli.org - E mail: esistenza@tiscalinet.it .

Presidente in carica è Gennaro Angelo Sguro (cellulare.: 347/4034990).

 

Vi racconto la mia breve Vita

 

Sono nato nel 1983 a Muridke (Pakistan), sono morto il 16 aprile 1994 a Lafore in Pakistan perché difendevo l’infanzia. A quattro anni, mio padre per miseria, mi vendette come schiavo ad un fabbricante di tappeti, in cambio di 12 dollari. Lavoravo per più di dodici ore al giorno, picchiato, sgridato e incatenato al mio telaio. Sono stato  costretto per più di sei anni a lavorare al telaio per una rupia al giorno, circa 55 vecchie lire. Nel 1992 con altri bambini uscii di nascosto dalla fabbrica di tappeti per assistere alla giornata della libertà, organizzata dal Fronte di Liberazione dal Lavoro Schiavizzato (Bllf). Decisi di raccontare la mia storia durante la conferenza. Il mio discorso fece scalpore e fu pubblicato il giorno dopo dai giornali locali. Con l’aiuto di un avvocato del Bllf scrissi una lettera di dimissioni che presentai al mio ex padrone. Conobbi Eshan Ullah Khan, leader del Bllf. Tramite lui cominciai a raccontare la mia storia sui teleschermi di tutto il mondo: divenni presto simbolo e portavoce del dramma dei bambini lavoratori. Partecipai a numerosi convegni sullo sfruttamento minorile. Nel 1994, quando avevo 11 anni, andai a Stoccolma e raccontai la mia storia in una conferenza mondiale sull’infanzia. A Boston ricevetti un premio dalla Reebook e una borsa di studio da una Università americana. Il 16 aprile 1994, domenica di Pasqua, la mafia dei tappeti mi ha sparato a bruciapelo mentre correvo in bicicletta nella mia città natale Muridke, ero con i miei cugini Liaqat e Faryad. Avevo solo 12 anni e un GRANDE SOGNO: “LIBERARE I BAMBINI DEL MONDO DALLA SCHIAVITU’” e spero che la mia morte possa insegnare agli adulti l’ETICA dell'AGIRE ed il RISPETTO alla VITA.

                                                                                                                   Iqbal Masih

 

 

Comunicato stampa

 

VIII Edizione del Premio Internazionale Solidarietà "Iqbal Masih"

Per non dimenticare

 

La cerimonia della VIII edizione del Premio Internazionale Solidarietà “Iqbal Masih”, avrà luogo a Napoli, venerdì 28 aprile 2006 alle ore 10,00 presso l'Aula Magna del 35° Circolo Didattico di Napoli, in via Saverio Gatto, 16 (Colli Aminei). Hanno già dato adesione, il dottor Alberto Bottino, direttore del MIUR Campania, Anna Maria La Porta, dirigente scolastico, Giovanni Palladino, presidente del Centro Internazionale Studi Sturziani di Roma, Margherita Dini Ciacci, presidente del comitato Unicef Campania, Anna Giordano, presidente del COASCA di Caserta, l’avvocato Raimondo Vadilonga, Luciano e Fabrizio Luongo, presidente e segretario di Casartigiani, Daniela De Luca e Alberto Boccalatte, rispettivamente segretario vicesegretario della Federazione Acriac, dipartimento dell’Aiac, il soprano greco Despina Scarlatou, il maestro Antonio Landolfi, Pasquale Marino, direttore della Consulta Laica Internazionale, dipartimento dell’Aiac, l’artista Armando Jossa, Bruno Palmieri, segretario dell’Aiac, inoltre saranno presenti autorità religiose, politiche, culturali e i rappresentanti delle Scuole di Napoli. Illustri sono i nomi che compongono la rosa dei premiati: alla Memoria a S.S. Karol Wojtyla, l'indimenticabile Giovanni Paolo II, S.E.R. Cardinale Stanislaw Dizwisz, Arcivescovo di Cracovia, a cui personalmente, l’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico consegnerà nel suo prossimo viaggio in Polonia per ripercorrere la via e la vita giovanile di S.S. Karol Wojtyla, Carlo Azeglio Ciampi, presidente della Repubblica Italiana, che non potendo intervenire per gli intesi impegni dovuti alla conclusione del suo mandato, ha inviato un caloroso messaggio augurale, l’Aiac provvederà successivamente alla consegna delle “Tavole della Legge”, scultura in bronzo e oro opera del maestro Sguro, Pierferdinando Casini, presidente della Camera dei Deputati, Rocco Bottiglione, ministro dei Beni e Attività Culturali, Padre Diodato M. Fasano, presidente dell’Associazione Gruppo Famiglie Padre Pio da Pietrelcina,  Generale Giovanni Luigi DOMINI,  comandante dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli e il professore Giulio Tarro, scienziato - virologo di fama mondiale. Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico, che è la promotrice del premio ha dichiarato: : << Purtroppo, oggi assistiamo all’accelerazione e alla degenerazione dei tempi nell’indifferenza collettiva. La vita sembra aver perso ogni valore, sia religioso che laico. La persona oggi, appare di non avere più il senso compiuto della sua irripetibilità biologica e spirituale, la dignità viene calpestata ed offesa per la mancanza di vera cultura, e con violenza quotidiana ci appare nelle strade e sui mass media. Il ruolo autentico della famiglia appare quasi in disuso, anzi a rischio per le nuove e pericolose tentazioni di legalizzare nuove interpretazioni degenerative, incivili ed improponibili. La donna ci appare in grave difficoltà, anche per oggettive difficoltà esistenziali, spesso ella abdica al suo primario compito d’essere madre, quasi come il voler cercare una nuova inesistente identità, per   una diversità del vivere, che poi con il tempo le porterà laceranti ed insanabili ferite, rendendole  più difficile il capire la vera vita. Nel merito, sono ancora tragicamente indelebili nei nostri occhi, le immagini che ci riportano alla strage di Beslan, quando anche donne gravide, portarono la morte, anziché la vita. Non è più possibile restare immobili, di fronte all’esigenza che è ormai emergenza per tutti, bisogna cominciare a preferire il fare al dire, a riflettere per capire, e quindi reagire e proporre un nuovo cammino per rafforzare le coscienze e la conoscenza per affrontare i seri rischi che corre la “civiltà mondiale”. Noi dell’Aiac, che siamo rimasti fuori dal sonno della ragione, in umiltà e con il rischio di essere fraintesi, abbiamo da sempre scelto e c’impegneremo per il futuro all’indispensabile costruzione della “Casa Mondiale della Cultura”. L’umanità se vorrà sopravvivere, dovrà trovare nelle proprie radici culturali e nella responsabilità del proprio ruolo, la capacità del dialogo e la condivisione di precise e sagge scelte per l’affermazione primaria del bene comune. Quanti bambini quotidianamente abusati, offesi, e sfruttati, muoiono nell’indifferenza totale, allora forse, bisognerà cominciare a lavorare per il bambino che non è ancora nato. Indicativa, resta la frase che scegliemmo per la nostra comunicazione ed è impressa sui nostri stampati: “Se vuoi la pace, lavora per la giustizia”, dovrebbe diventare esempio e applicazione indistintamente per tutti. Iqbal Masih, era un ragazzo come tanti, non si sentiva eroe, ma seppe capire e lottare donandoci la sua vita per l’affermazione di un mondo migliore. Ti saremo sempre grati per il tuo nobile esempio, ti abbiamo dedicato il premio solidarietà con le Tavole della Legge, e ti abbiamo capito e amato, e siamo certi che il tuo sacrificio non sia stato vano >>.

 

N.B.- Didascalia foto  allegata:

Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Aiac con il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.