COMUNICATO STAMPA

 

 

GIORNATA DEL RICORDO – TREMAGLIA: “DOVEROSO TRIBUTO ALLE VITTIME E ATTO VERSO PACIFICAZIONE NAZIONALE”

 

 

“Oggi, abbiamo il dovere morale di ricordare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra” – è l’esordio del Ministro Tremaglia, celebrando la “Giornata del Ricordo”.

 “E’ una ulteriore occasione storica per fare un passo avanti verso quella pacificazione nazionale che gli Italiani aspettano da decenni. E’ fondamentale – ha sottolineato – tenere vivo con ogni mezzo, soprattutto nelle nuove generazioni, il ricordo doloroso delle vittime delle foibe, perché è solo dalla verità storica che può scaturire una memoria condivisa capace di far uscire l’Italia dall’odio e dalle divisioni ideologiche”.

“E’ con questo spirito che il Ministero degli Italiani nel Mondo, ha voluto organizzare lo scorso anno il primo convegno mondiale degli esuli a Trieste. Dopo la sua istituzione, con la legge del 30 marzo del 2004 “La Giornata del ricordo” deve essere un doveroso atto di devozione e di omaggio per quelle vittime, ispirata a sentimenti di riconciliazione e di dialogo, che lasci un’impronta nella coscienza di tutti noi”. Significativamente il Ministro conclude citando Cesare Pavese, “un uomo che ha scritto parole assai eloquenti, che servono perché inizi veramente la grande pacificazione nazionale”: “Se un ignoto, un nemico diventa, morendo, una cosa simile, se ci si arresta, se si ha paura a scavalcarlo, vuol dire che, anche vinto, il nemico è qualcuno… Per questo, ogni guerra è una guerra civile. Ogni caduto somiglia a chi resta e gliene chiede ragione”.

 

Roma 10 febbraio 2006