Comunicato stampa

 

Un’indimenticabile giornata di alta cultura si è svolta a Napoli lo scorso sabato 26 giugno 2010 all’Università Parthenope presso il complesso monumentale di Villa Doria d'Angri, dove si è tenuto il convegno studio su Papa Giovanni Paolo II sull’intricante tema: “Non abbiate paura… disse  S.S. Karol Wojtyla 2005 - 2010”. Ha dato inizio al convegno la proiezione del DVD “S.S. Giovanni Paolo II - Ali della Pace”, filmato che l’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico dedicò al Santo Padre dopo la morte, omaggio doveroso ed esempio visivo per aiutare i giovani a capire l’importanza del vivere etico e solidale per un nuovo cammino verso il Terzo Millennio, premessa indispensabile per costruire un mondo migliore. Immagini sapientemente realizzate con fotogrammi dipinti dal maestro Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Aiac che ne ha curato anche la regia, affidandone alla magistrale interpretazione e al soave canto del famoso soprano greco Despina Scarlatou, apprezzato da scroscianti applausi. Con l’impeccabile guida del Dr. Alfonso Ruffo, direttore de “Il Denaro” si sono aperti gli interventi, anticipati dai saluti del Magnifico Rettore dell’Università Parthenope il Prof. Gennaro Ferrara, che ha elogiato l’iniziativa, soffermandosi sull’importanza culturale dell’evento che non poteva non tenersi presso l’Università, nonostante la crisi in cui attraversa la scuola dovrà trovare la forza di riappropriarsi della responsabilità e essere guida per le future generazione, ringraziando il maestro Gennaro Angelo Sguro per aver portato un evento così importante presso il suo Ateneo. Altissima prolusione ha fatto il Prof. Mobeen Shahid della Pontificia Università Lateranense, che a trecentosessanta gradi ha esaminato tutti gli aspetti storici e filosofici riguardanti la formazione di Giovanni Paolo II, con precisi accenni al relativismo “Quid est Veritas”, con un'acuta disamina del pensiero dei filosofi greci e di Emmanuel Mounier, iniziatore del progressismo cattolico, e la sua interpretazione equivoca del fenomeno ateistico. Il Prof. Antonio Iodice, presidente dell'Istituto di Studi Politici "S. Pio V", si è soffermato sulla vita e gli esempi di Wojtyla, sia quelli politici ricordando tra l’altro l’importanza storica del movimento sindacale di Danzica e della nascita di Solidarność  e quelli dedicati ai giovani che hanno tracciato un profondo solco sui i difficili temi esistenziali del terzo millennio. Il Dr. Nicola Squitieri, presidente dell’associazione “Guido Dorso”,  ha parlato delle radici e della concreta attenzione di Wojtyla sulle tematiche meridionalistiche, ricordando che a 150 anni dall’Unità d’Italia il Mezzogiorno ci si interroga ancora su quale sarà il suo sviluppo; uno sviluppo che non potrà compiutamente realizzarsi se non sarà accompagnato da un progetto legato alla legalità e alla solidarietà. Occorrerà fare sempre più squadra per una corale battaglia che rompa definitivamente l’intreccio mafia-politica  che rappresenta il vero cancro che fa perdere le risorse e frena lo stesso sviluppo delle regioni meridionali. In proposito ha ricordato l’anatema lanciato contro i mafiosi da Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi di Agrigento o il suo invito dalle Vele di Scampia, a Napoli, ad organizzare la speranza. Il Prof. Giulio Tarro, presidente della Fondazione “Casa Mondiale della Cultura - Mediterraneo”, assente per il ritiro di un premio negli Stati Uniti d’America non ha fatto mancare il suo prezioso contributo con la relazione su Scienza e Fede per ritrovare in noi stessi le ragioni dell’esistenza. L’avv. Raimondo Vadilonga, presidente dell’associazione “La Rotonda” ha ricordato l’essenzialità del messaggio di Giovanni Paolo II, che conduce all’indispensabile e radicale cambiamento della politica a livello nazionale, europeo e mondiale che oltre salvaguardare i Diritti Umani, dovranno operare eticamente per l’affermazione di un’autentica cultura di sviluppo per il supremo bene comune. Il Dr. Alfonso Ruffo, direttore de “Il Denaro”, ha evidenziato l’importanza d’essere uniti per fare squadra e studiare le varie soluzioni possibili per un sano e concreto sviluppo sostenibile. Ha chiuso gli interventi il maestro Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico, che dopo i personali ricordi vissuti con Papa Wojtyla, ha invitato gli studenti a lavorare insieme a noi e da subito diventare protagonisti della loro esistenza impegnandosi seriamente a trovare comuni soluzioni culturali che traccino la strada di un nuovo rinascimento. Ha detto: … “sappiamo che i tempi della storia sono lunghi, ma a voi giovani quello che non manca è proprio il tempo. Noi sentiamo la responsabilità che ha la cultura e ci auguriamo che saprà cancellare le devastanti aberrazioni del ‘900 e sentire il dovere di tracciare la nuova strada del terzo millennio”. Ha poi ricordato questa breve frase di Giovanni Paolo II: «È chiaro che la costruzione di una cultura della solidarietà globale e del rispetto della dignità umana è uno dei più grandi compiti che deve affrontare oggi l’umanità». Concludendo: …” Oggi siamo a Napoli, Città di civiltà e storia presso questa splendida sede universitaria con i tanti amici di sempre per scuotere le nostre e le vostre coscienze, pronti come persone di cultura a prenderci tutte le nostre responsabilità passate, presente, ma certamente non quelle future, perché crediamo nell’essere e non nell’avere e ripetiamo oggi a ciascuno di voi Alzati e cammina!”.  

 

Il testo del documento finale condiviso e firmato

 

 

L’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico

con il Patrocinio dell’Università Parthenope

 

presenta il documento finale

del convegno studio:

 

“Non abbiate paura… disse  S.S. Karol Wojtyla 2005 - 2010”

 

 

 

 
 


 

svoltosi sabato 26 giugno 2010  all’Università Parthenope presso il  complesso monumentale di Villa Doria d'Angri

in via Petrarca, 80 – Napoli

 

La stesura del testo è stata concordata e firmata all’unanimità dai relatori:

 

 

- Prof. Federico Alvino, direttore dell’Università Parthenope

- Prof. Antonio Iodice, presidente dell'Istituto di Studi Politici "S. Pio V"

- M/° Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Associazione Internazionale di   

  Apostolato Cattolico

- Prof. Mobeen Shahid della Pontificia Università Lateranense

- Dr. Nicola Squitieri, presidente dell’associazione “Guido Dorso”

- Prof. Giulio Tarro, presidente della Fondazione “Casa Mondiale della  

  Cultura - Mediterraneo”

- Avv. Raimondo Vadilonga, presidente dell’associazione “La Rotonda”

- Dr. Alfonso Ruffo, direttore de “Il Denaro”

 

 

Premesso che:

 

siamo umilmente partiti dall’Uomo di Dio S.S. Giovanni Paolo II e ci siamo incamminati attraverso l’indimenticabile e sintetica Sua frase, che abbraccia le problematiche esistenziali di tutta l’umanità e resta una lezione di vita e monito per il terzo millennio:

Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa! Oggi così spesso l’uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore. Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione. Permettete, quindi - vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia - permettete a Cristo di parlare all’uomo. Solo lui ha parole di vita, sì! di vita eterna.

Un convegno-studio il nostro non solo nel dovuto rispetto del ricordo di S.S. Giovanni Paolo II da cinque anni dalla scomparsa, ma dalla convinta esigenza di quanto il mondo oggi attraversi un pericoloso sonno della ragione anche attraverso lo spietato profitto della globalizzazione priva di un’anima che rischia di travolgere tutto e tutti.

L’Italia, l’Europa e il mondo intero sembrano di aver smarrito la strada, mancano d’idee di base, valori e etica e soprattutto di sane prospettive di un sviluppo sostenibile a livello mondiale per l’autentica applicazione del bene comune.

Poi nella quotidianità assistiamo impotenti all’imperare della incapacità culturale, politica, economica che non trova più risposte e soluzioni, se non pericolose azioni alla libertà. Sembra tutto surreale ma in modo molto pericoloso e ci ricordano recenti infausti storici. Inquieta un possibile e diabolico progetto che partendo dal controllo economico totale delle risorse mondiali, della cultura e della scienza stia alimentando oggi e in futuro la guerra tra poveri, per poi controllare i nuovi schiavi del terzo millennio.

“Libertà” parola abusata e violata deve giungere al suo vero compimento e ci chiediamo come viene applicata la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo?

Crediamo che in ogni parte del mondo anche quelle denominate ”civili” del “benessere” i Diritti Umani sono puntualmente violati.

Le domande potrebbero essere ancora tantissime, ma preferiamo continuare a cercare le ragioni che uniscono e non quelle che dividono, sentendo la responsabilità che avrà la cultura nel cancellare le devastanti aberrazioni del ‘900 e nel dovere di tracciare la nuova strada del terzo millennio. S.S. Karol Wojtyla, tra l’altro ci disse: «È chiaro che la costruzione di una cultura della solidarietà globale e del rispetto della dignità umana è uno dei più grandi compiti che deve affrontare oggi l’umanità».

Pertanto noi firmatari del documento finale sentiamo il dovere di testimoniarne i pericoli e invieremo questo nostro modesto impegno alle istituzioni nazionali, europee e mondiali nella speranza di far nascere in loro una doverosa riflessione.