Gianluca Parisi
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"Il Mezzogiorno". Un giornale per dire basta allo sfruttamento
7 Gennaio 2009


Spesso i politici eletti nelle circoscrizioni del Mezzogiorno si dimenticano
del loro mandato elettorale e si vendono all'oligarchia economica,
anteponendo l'interesse privato a quello pubblico. Inchieste giudiziarie su
corruzione e cattiva gestione della cosa pubblica sono ormai all'ordine del
giorno.
I Politici eletti nelle circoscrzioni del Nord dell'Italia se ne lavano le
mani e consentono a criminali senza scrupoli di crocifiggere la popolazione
del Mezzogiorno: il caso dei rifiuti tossici, il federalismo fiscale che
ruba risorse al Mezzogiorno, l'utilizzo improprio di fondi europei per lo
sviluppo del Mezzogiorno ne sono la riprova.
La vera Italia siamo noi! L'Italia è quella che parte da Ventimiglia, segue
la dorsale appennica fino alla Romagna. In queste terre è nata la cultura
italiana, dalla Toscana fino alla Sicilia, passando per la Sardegna. Le regioni Padane non fanno altro che sfruttare le altre, sfruttano la manodopera degli emigranti, ci mettono in concorrenza con gli immigrati stranieri, inquinano le nostre terre con i rifiuti delle loro aziende, dettano le loro condizioni per la distribuzione degli eccellenti prodotti agricoli meridionali. Ci dicono che siamo mafiosi ma la vera mafia sono loro, quella delle regioni padane e della loro popolazione che accetta ben volentieri gli investimenti che le mafie fanno nel loro territorio.
Si tratta di una popolazione senza storia, senza cultura, di origine slava, barbara che per vivere non può far altro che sfruttare altre popolazioni. Ed è questo che hanno sempre fatto e adesso stanno facendo con maggiore intensità.
I nostri politici cosa fanno? Niente! Ma sono preoccupati! Si preoccupano dal fatto che prima o poi noi italiani del Mezzogiorno, da sempre abituati a subire, potremmo dire basta. Non è un caso che il Partito Democratico abbia avviato il coordinamento del Nord e che Berlusconi abbia tessuto accordi con Movimenti Meridionalisti come l’MPA di Lombardo.
E’ giunto il momento che le genti dell’Italia sappiano, che siano informati per rivendicare i nostri diritti, per far valere la nostra cultura italica.
Per far ciò è necessario un giornale per il Mezzogiorno, è necessario che i politici eletti nel Mezzogiorni abbandonino politiche centraliste alle dipendeze di una parte d’Italia (la Padania) che nulla ha di italiano. E’ necessario che la gente sappia che in Lucania ci sono giacimenti petroliferi enormi che sono sfruttati come in Nigeria, è necessario che la gente sappia che questi quattro padani ci trattano come africani, che sono razzisti nei confronti dei nostri emigranti.
Non tutti sanno che il più antico documento in lingua italiana (latino volgare) è stato ritrovato a Capua in provincia di Caserta e recita: "Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte sancti Benedicti". Tradotto: "E’ risaputo che quelle terre, per quei confini così definiti, sono stati in parte posseduti per trenta anni dai preti Benedettini".
Provate a far tradurre ancora oggi nei dialetti padani questa frase e vedrete che verrà fuori un idioma incomprensibile a qualsiasi italiano.
Provate a chiedere ad un padano cosa sia la "Magna Grecia", vi risponderà probabilmente che si tratta di un dolce greco.
Provate ad immaginare se l’unità d’Italia fosse avvenuta all’incontrario, da Sud a Nord.
Per tutti questi motivi lanciamo un appello attraverso internet a tutte le realtà di informazione del Mezzogiorno d’Italia ad unirsi per dar via un giornale per il Mezzogiorno Italiano che in maniera indipendente informi la nostra popolazione per far cessare definitivamente questo sfruttamento economico che subiamo da anni.

http://ilmezzogiornoce.wordpress.com/2009/01/07/il-mezzogiorno-un-giornale-per-dire-basta-allo-sfruttamento-dalla-padania/

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PREMIO "NUMEROUNO"

venerdì, 12 dicembre 2008

Premio

 

PREMIO INTERNAZIONALE

"N U M E R O U N O "

"umanità nella professionalità"

OGGETTO: Brevi cenni storici e finalità del Premio

All'alba del terzo millennio un esiguo manipolo di "sognatori"  provò a strambare (termine velico di moda) nel mare magnum del mondo sanitario,attraverso l'equazione: umanità+professionalità=salute. Ecco, la genesi del Premio "NUMEROUNO" ha preso forma e si è esplicata attraverso un assunto teorico di una semplicità estrema. In itinere, durante un lustro, possiamo ascriverci di aver dato un segnale anche fattualmente; d'altro canto il successo che ha arriso alla nostra manifestazione  ne è la prova documentale  è documentabile. La nostra bussola ha orientato l'attività di cui sopra attraverso due motti e cioè l'omofono "si vis sanitatem, para caritatem" e " si vis sanitatem ad sanitatem reverti". Questa formula ha funzionato sia in ambito regionale campano (e solo Dio sa quanto questa regione soffra), si ain ambito geografico allargato, perchè premiare anche extra moenia ha certamente funzionato da paradigma e stimolo per gli operatori della Campania tutti.

                                                                      IL PRESIDENTE

                             

PREMIO "NUMEROUNO"

Il Premio "NUMEROUNO" è annuale ed è suddiviso in cinque sezioni. Le prime quattro sezioni attengono al Premio "NUMEROUNO" storico La quinta sezione è il Premio "NUMEROUNO" in versione straordinaria, è anchesso annuale ma a differenza della sezione storica si terrà in un unica sessione ogni otto marzo in occasione della festa della donna.

Le sezioni ordinarie sono le seguenti:

1) Sanità pubblica

2) Sanità privata

3) Persone fisiche e giuridiche che operano nel sociale

4) Ricerca

La sezione straordinaria è riservata ad una donna medico.

Le segnalazioni pervenute all'indirizzo email umanit1@yahoo.it, saranno tutte valutate dal comitato che, dopo le valutazioni di rito, assegnerà il Premio.

                                                                 IL PRESIDENTE

SCUOLA MEDICA SALERNITANA

Dopo la cerimonia di consegna della targa  di cui riportiamo il testo, hanno preso la parola il virologo di fama internazionale il Prof. Giulio Tarro, lo studioso di filosofia della storia A. Giusso, ed infine il Presidente G. Cameretti. Il primo ha fatto una relazione improntata alle patologie di genere, il secondo un breve excursus storico della scuola  e degli scenari ad essa peculiari, mentre il Presidente Cameretti chiudeva con il seguente discorso che qui riportiamo.

"Nonostante le difficoltà che viviamo e che stiamo vivendo noi meridionali, maxime campani, siamo consapevoli di esserci assunti un compito si arduo, ma che va comunque, come dire, svolto. Anzi, dobbiamo raddoppiare il nostro impegno, svincolandoci dai cosiddetti primus interpares, e cioè coloro che dovrebbero individuare  ed indicare a tutti noi la via per il cambiamento; magari poco alla volta step by step. Non pretendiamo un cursus honorum essendo sufficienti come paradigmi l'umiltà e la buona fede. (almeno). Come abbiamo sottolineato, nonostante le molteplici amarezze, noi avanziamo in virtù della passione civile che ci ha sempre animato e pervaso. Per molto tempo abbiamo carezzato  questa idea che oggi abbiamo concretato. Il Premio che abbiamo istituito anche legalmente verte certamente intorno alla scuola medica salernitana, ma con un occhio rivolto alle straordinarie figure delle "medichesse". Come sopra rappresentato il numero zero, il promo, abbiamo deciso di dedicarlo alla più famosa, forse, medichessa, Trotula de Ruggiero della quale abbiamo notizia di scritti, veri e propri trattati sulle patologie di genere. La prima edizione vedrà la luce il prossimo anno, perchè no l'otto marzo, e sul proscenio salirà una donna, un medico: una persona speciale. Concludo con l'augurio che questo istituendo appuntamento serve anche a disvelare  in maniera doviziosa  le vestiga e le meraviglie dell'hippocratica civitas. Da parte nostra saremo impegnati anche cotidie affinchè l'appuntamento annuale dovrà risultare il corollario ultimativo del meraviglioso ma ponderale impegno che ci siamo assunti."

SCUOLA MEDICA SALERNITANA

Il giorno 07/03/08 nella Sala Conferenze dell'Azienda Ospedaliera S. Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona, abbiamo presentato "Edizione zero" del Premio Internazionale "Trotula de Ruggiero". Per l'occasione abbiamo dedicato alla stessa un iscrizione commemorativa in latino tardo.

ET DOMINUS ANN. SAL. 1150 SCHOLA SALERNI MULIER FAMA CLARA "TROTULA DE RUGGIERO" IN HIPPOCRATICA CIVITATE PROBAVIT EXSERQUITQUE MEDICINAM PRO MULIERUM SANITATE ATQUE "DE MULIERUM PASSIONIBUS IN, ANTE E POST PARTUM" SCRIPSIT.ANNUS VERTENS 2008 UT PRODERE MEMORIAE DONUM MUNUSQUE ADIUDICO.