Rimini, 01-12-08

Ill.mo Presidente,

                        sono passati diversi giorni dalla terribile sentenza di morte della nostra sorella Eluana Englaro. Ma il tempo che è trascorso non ha attutito lo smarrimento delle coscienze bensì ha alimentato riflessioni, convincimenti sulle gravi conseguenze che l'esecuzione della condanna comportano. Il nostro pensiero va prima di tutto al mondo giovanile continuamente insidiato da una cultura di morte estremamente diffusa, a ciò si aggiunga il fatto che il dramma di Eluana dibattuto dai media e non sempre affrontato con la dovuta sensibilità, è diventato un argomento che rischia di banalizzare il senso più autentico della vita e della morte. Il rispetto della sacralità della vita è una conquista della civiltà e del riscatto dell'uomo dalle barbarie e come tale non si coniuga solo con degli assunti religiosi ma è espressione del rispetto con cui dobbiamo guardare alla libertà del prossimo indipendentemente dalla sua cultura ed etnia. La morte di Eluana potrebbe diventare una specie di spartiacque tra la cultura di un mondo alimentata e vivificata dai profondi valori e quella del "nuovo" mondo post-industrializzato che vede venir meno orizzonti, prospettive certe, lumi di speranze.

 Per sottolineare ancora una volta l'abominio di questa condanna a morte e contro la quale si sono espressi medici, pensatori laici, intellettuali, noi dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, che mai abbiamo cessato di pregare per la vita di Eluana, abbiamo scelto di promuovere una manifestazione pubblica con fiaccolata "LASCIATECI VIVERE - per dare voce a chi non ha voce- " che avrà luogo a Roma davanti a Montecitorio il 16 dicembre alle ore 17,00, nella viva speranza che le nostre luci possano illuminare le coscienze di coloro che si sono espressi per la morte. Ci rivolgiamo soprattutto a coloro che hanno il potere istituzionale di revocare (sospendere) questa sentenza, anche nella consapevolezza che le continue conquiste della medicina potrebbero aprire nuove frontiere per la soluzione di queste gravi patologie.

La Sua presenza insieme alla Sua Associazione sarebbe un grande dono per la vita di Eluana e per le tante "eluane" che si trovano nelle tante famiglie italiane. La Vostra partecipazione sarà un importante segno di unità e di giustizia, di amore e di speranza.

Fiduciosi che questo nostro appello venga accolto con tanta coralità determinando così un intervento favorevole alla vita di Eluana e di tutti coloro che si trovano in analoghe condizioni La saluto nel Signore nella speranza di incontrarLa alla manifestazione.

                                                                                                                     

 

 

 

                                                                                                      Responsabile Generale

                                                                                                                       Giovanni Paolo                

                                                                                                                Ramonda

 

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