COMUNICATO STAMPA

Alla C.A. del M/ Gennaro Angelo Sguro

Presidente della’Aiac

Con preghiera di darne diffusione, si allega resoconto della superba manifestazione scolastica su una "Contro Storia" risorgimentale raccontata dai "vinti" e non dai "vincitori".

Si rammenta alle scuole in indirizzo che la manifestazione "Contro Storia" è disponibile gratuitamente.

Grazie per la collaborazione.

Chiunque non gradisse tali informative è pregato di rappresentarlo esplicitamente rispondendo alla presente.

 

 

dr. Pompeo De Chiara

Presidente Associazione Culturale Borbonica

"Terra di Lavoro"

Caserta

pompeodechiara@virgilio.it

http://www.associazioneborbonicaterradilavoro.eu/index.html

339-4230486

L’associazione Culturale casertana Borbonica di Terra di Lavoro, presieduta dal dr. Pompeo De Chiara, ha suggellato un altro passo importante per la divulgazione di un’ "ALTRA STORIA" ovvero per la rivisitazione dell’epopea risorgimentale scritta questa volta, non dai vincitori, bensì dai vinti. Sabato 31 marzo u.s., presso l’Istituto Tecnico Industriale "F. Giordani" di Caserta, al cospetto di una numerosa scolaresca, il nostro responsabile ha rappresentato le ragioni dei vinti con una didattica espositiva che ha catturato l’attenzione dei ragazzi: si è partiti dalla proiezione del bellissimo cortometraggio "Napoli Capitale" di Mauro Caiano e Marina Salvadore, e si è poi passati alla visione, tramite tecniche multimediali, delle ragioni storiche, culturali ed economiche, che portarono il Sud Italia ad una massiccia insorgenza contro quella che fu ritenuta, e non a torto, una vera e propria invasione e colonizzazione piemontese (furono impiegati circa 120.000 soldati del regno sabaudo) con il pretesto di unire l’Italia e, soprattutto, di sconfiggere dei malviventi briganti. Si sa, ormai, che ci furono molte influenze legittimiste in quelle insorgenze popolari con la presenza di personaggi fedeli non solo alla casata Borbone Due Sicilie (Borjes, De Christen, Crocco…), defenestrata da un Regno con un’omogeneità culturale quasi millenaria, ma fedeli ad un idea cattolica che doveva quanto meno illuminare il cammino dei regnanti dell’epoca.

Contro il nostro Stato cattolico duosiciliano, tra i più importanti dell’Europa dell’800, lottarono per diverse ragioni la Massoneria inglese e quella italiana a cui apparteneva gran parte dell’establishment piemontese e Garibaldi in testa. E che quest’ultimo fosse Massone, ormai, è provato anche dai suoi stessi adulatori (definì il Papa Pio IX "un metro cubo di letame": Giuseppe Garibaldi, (1807 – 1882) fu iniziato Massone, in Montevideo, nell'agosto del 1844, nella Loggia "Les Amis de la Patrie" dipendente della Gran Loggia della Francia, come da documenti che conserva la Gran Loggia della Massoneria dell'Uruguay nel suo Archivio Storico (http://www.masoneria-uruguay.org/garibaldi.htm) In Italia si è organizzato, addirittura, un concorso "scolastico" indetto dalla Massoneria di Palazzo Vitelleschi (Gran Loggia d'Italia - Massoneria universale di rito scozzese) sulla figura dell’eroe dei due mondi che culminerà con una premiazione a Genova il 28 aprile prossimo - Genova, 21 feb. 2007 – agenzia Adnkronos - «Primo Massone d‘Italia» (grado 33 ad personam per i grandi servigi resi a calderai, a carbonari e settarii simili, in sintesi alla Massoneria - vedasi anche il link http://www.brigantaggio.net/brigantaggio/Personaggi/Garibaldi06.htm - (Per una recente biografia di Garibaldi vedasi: Luciano Salera: Garibaldi, Fauché e i Predatori del Regno del Sud – La vera storia dei piroscafi Piemonte e Lombardo nella spedizione dei Mille, Controcorrente edizioni, Napoli 2006, pp. 542 - "Gennaro De Crescenzo: Contro Garibaldi – Appunti per demolire il mito di un nemico del sud, Editoriale il giglio, Napoli 2006, pp. 103 - Gilberto Oneto: L’iperitaliano, Eroe o cialtrone? Biografia senza censure di Giuseppe Garibaldi, il Cerchio, Rimini 2006, pp. 324).

La Massoneria è antitetica alla dottrina clericale non solo perché ha sempre tramato contro ma fin dai primi documenti pontifici in materia, ed in particolare nella Enciclica «Humanum Genus» di Leone XIII (20 aprile 1884), il Magistero della Chiesa ha denunciato nella Massoneria idee filosofiche e concezioni morali opposte alla dottrina cattolica: «Ricordiamoci che il cristianesimo e la massoneria sono essenzialmente inconciliabili, così che iscriversi all’una significa separarsi dall’altra».

Purtroppo sono state organizzate varie manifestazioni scolastiche, pagate con denaro pubblico, per "celebrare" la nascita di questo presunto eroe ma, fortunatamente, ci sono in atto altre manifestazioni, come la nostra (disponibile gratuitamente per le istituzioni scolastiche che la richiedano), che tendono a ripristinare una verità propagandata sempre incompletamente.

Tornando alla manifestazione scolastica presso l’ ITIS "F. Giordani" di Caserta si può dire con soddisfazione che, grazie anche all’ausilio della prof. Silvana Virgilio ed al prof. De Simone Lorenzo, si sia potuto svolgere una "Contro Storia" al fine ultimo di dare ai discenti uno strumento aggiuntivo per una "autonoma e completa critica" di quella tragica epopea.

Ha chiuso in bellezza, l’intervento dell’attento studioso dirigente scolastico dr. Villari Francesco che ha invitato nuovamente il dr. De Chiara per completare un confronto obiettivo con gli studenti su quegli argomenti risorgimentali oggetto sempre di vivaci discussioni ma necessario per la Conoscenza in genere e per quella della Storia in particolare.

Mario Mezzo segretario dell’Associazione Culturale Borbonica di Terra di Lavoro – Caserta

pompeodechiara@virgilio.it

http://www.associazioneborbonicaterradilavoro.eu/index.html