CO.AS.CA.

 

COMITATO EMERGENZA RIFIUTI
Caserta, 7 agosto 2007


Alla c.a. del Prefetto Alessandro Pansa
Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti in Campania
Fax 0812519614
E, p.c. Alla Stampa


Oggetto: Lettera aperta. Esistono le alternative a questo stato di cose.


Illustre Prefetto,

Sproloqui, malafede, disonestà intellettuale, servilismo sciocco, bugie. Il sindaco di Caserta, con un linguaggio grave e provocatorio, ha riassunto tutto questo parlando tra l’altro di Jihad, di Stato contro Stato� e di garanzia di smaltimento pena crisi gravissima. La sentenza al reclamo del Consorzio ACSA (rigettato) e quello di codesto Commissariato (accolto per la vicenda Serre!) ha svelato il gioco.
Quando nel 1994 la Regione Campania venne commissariata a causa della grave emergenza nel settore dei rifiuti solidi urbani, completamente gestito dalla delinquenza organizzata � che poteva contare sull’ignoranza, sulla complicità e connivenza degli organi preposti al controllo e al rispetto (sic!) delle leggi ambientali in materia � l�allora Prefetto dr. Umberto Improta, nominato commissario governativo delegato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, avrebbe potuto, in una situazione di reale emergenza, utilizzare la cava Mastropietro per risolvere la crisi ma � consapevole dei rischi per la cittadinanza legati alla gestione illegale di quella discarica � rifiutò questa possibilità e inviò tutti gli atti relativi alla magistratura, attrezzando grazie alla capacità dei tecnici del Commissariato un impianto di discarica ex novo affidata alla valida gestione del Consorzio CE3. Siffatta emergenza fu affrontata e risolta nel pieno e puntuale rispetto del compito e delle attività affidategli: fu disposta la chiusura immediata di tutte le discariche private, la progettazione e la realizzazione di discariche pubbliche a norma, la creazione dei consorzi di bacino intercomunali (LR 10/93) cui è ancora oggi affidata la gestione delle stesse discariche, sotto il controllo puntuale e di assistenza del gruppo tecnico di diagnostica, appositamente costituito dal prefetto (Istituto Superiore di Sanità, Ministero dell’Ambiente, Enea, Servizio Geologico Nazionale, Responsabili tecnici ex Agensud e Amministrazioni Provinciali). Vennero inoltrate, per la protezione dell’ambiente e l�eliminazione di situazioni pericolose per la salute pubblica, varie informative all’autorità giudiziaria sulle gravi e palesi irregolarità riscontrate nella progettazione, approntamento e gestione delle discariche private. In particolare, per la provincia di Caserta, l’attenzione del prefetto delegato si concentrò sulla società Ecologica Meridionale che gestiva la discarica in località Lo Uttaro.
Vennero riscontrate situazioni di gravi ed evidenti illegalità, con particelle che si ampliavano a dismisura, consentendo lo smaltimento di un quantitativo di rifiuti 5 volte superiore a quello autorizzato fino al gennaio 1994, e la conseguente compromissione di tutte le matrici ambientali, in particolare delle falde acquifere sotterranee.
A fronte di un miliardo (in difetto) di litri di percolato prodotto, l�Ecologica Meridionale e l�Amministrazione Provinciale di Caserta (delegata al controllo mensile), interrogati dal Prefetto, non riuscirono a presentare la documentazione attestante lo smaltimento dello stesso presso gli specifici impianti di depurazione. Sull�argomento, tra l�altro, si vedano le note del Prefetto del 1994-95 indirizzate alle autorità giudiziarie e la dichiarazione del Prefetto Catalani consegnate al ROS di Roma agli atti di codesto commissariato.

Signor Commissario delegato, Prefetto di Napoli, lei ha ormai a disposizione tutti gli elementi, le capacità e competenze di uomini delle istituzioni, i quali (vero Prefetto Pettinati? vero Prefetto Urbano? Vero capo gabinetto Panico?) possono illustrarle la vera e devastata situazione socio-economica e ambientale dell�area Lo Uttaro; descriverle personaggi come Mastropietro, Spasiano, Pirone, ecc.
È necessario scegliere un sito idoneo, tra quelli già individuati sin dal febbraio u.s. dal prof. de�Medici, geologo applicato dell’Università Federico II, da approntare immediatamente � potrebbero occorrere appena 20 giorni come seppe fare il Prefetto Improta. Il potere criminale e l�imprenditoria malavitosa non devono poter contare all’infinito su impunità e immunità, su rendita lucrosa di posizione, in assoluto disprezzo dello Stato, delle popolazioni e dell�ambiente.

Non esiste dunque uno Stato contro Stato.
Inopinatamente e nonostante le alternative possibili, si continua a difendere l�indifendibile. L’utilizzo della cava Mastropietro non è corrispondente agli interessi dello Stato né tanto meno della cittadinanza e il Sindaco si è reso non meritevole di occuparsi della gestione �pubblica�, tanto più colpevole perché è un tecnico ed è stato informato preventivamente della reale situazione di Lo Uttaro, della cava Mastropietro, delle illegalità, dei funzionari corrotti e degli organi preposti ai controlli.
Non ha senso continuare a invocare il pretesto dell’�emergenza, che rischia di lasciarci per altri 13 anni in questo stato. La Provincia di Caserta non ha ancora elaborato il Piano dei rifiuti che si sarebbe dovuto fare già da oltre nove mesi e l’alternativa a Lo Uttaro  sito pressoché saturo � ancora non esiste. In una situazione di vera crisi i lavori di approntamento del nuovo sito sarebbero dovuti già iniziare da tempo. Che ne è allora dell’emergenza?
Qualche giorno fa, Le avevo scritto una nota nella quale La sollecitavo a non presentare alcun reclamo sul provvedimento del giudice che aveva disposto la fine dell’attività illegale a Lo Uttaro. Le scrivevo che «Tutto questo deve finire subito. Prima ancora che le carte della Giustizia le saranno notificate», pregandola di rinunciare a reclami o presentare difese indifendibili e ad ascoltare invece quanti, in questi ultimi tempi hanno cercato, inascoltati e messi da parte, di contribuire a superare questa difficile fase, con precisi apporti scientifici a cominciare da scienziati della nostra università partenopea. Non è servito a niente?

Prefetto Pansa, siamo sicuri che vorrà tutelare lo Stato che autorevolmente rappresenta, perpetuando l’egregia attività di bonifica ambientale attuata dai suoi illustri predecessori, tra cui il Prefetto Improta, che mai dimenticheremo.

Grazie per l’attenzione, distinti saluti.
p. il COMITATO EMERGENZA RIFIUTI
     Giuseppe Messina � Giovanna Maietta � Antonio Roano � Nicola Tiscine � Maria Adele Del Vecchio � Antonio Di Fresco � Mariano De Matteis -
Italia Nostra; Legambiente Caserta; LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli); WWF Caserta; W.W.F. Aversa; Terra Nostra; CO.AS.CA.; Co.De.Par.; Comitato Civico in difesa dell�acqua CE; Comitato contro il Megainceneritore di Acerra; Comitato mamme e famiglie di Marcianise; Unart Group Marcianise; Viviamo la Scuola CE; Casa Zaccheo (Padri Sacramentini CE); Comitato �Lo Uttaro� S.Nicola La Strada; Comitato di Lotta alla Piattaforma di Pignataro M.; Verdi Maddaloni; Verdi S.Nicola La Strada; Comitato �Macrico Verde�; Vivereinsieme; Comitato �Caserta Città di Pace�; Coop. New Hope; A.V.O.; Auser Filo d�Argento; Amici di Beppe Grillo �Cittadini attivi� Caserta; A.D. Scacchistica CE; Laboratorio Millepiani; Centro Sociale ex Canapificio CE; Movimento per la Pace; Associazione Diotima; ACLI; Associazione Medici per l�Ambiente (ISDE Italia).

Comitato Emergenza Rifiuti - via Galilei,12 - 81100 Caserta giume@libero.it � 3476472516 � 3338619118 -  3383545634 � fax 08231760145

 

Ciao, mi chiamo Giuseppe Romano e faccio parte di "Cittadini Attivi", gli amici di Beppe Grillo di Caserta.
Stiamo organizzando il V-Day (Vaffanculo day) che si terrà l'8 settembre e che rappresenterà un momento di intensa partecipazione popolare e informazione.
Tale iniziativa servirà principalmente a raggiungere le 50.000 firme necessarie affinchè il disegno di legge presentato da Beppe Grillo possa essere esaminato in Parlamento.

Il disegno di legge sopracitato prevede:
1)NO AI PARLAMENTARI CONDANNATI: impossibilità di candidarsi alle elezioni parlamentari per tutti i condannati in primo, secondo e terzo grado;
2)NO AI PARLAMENTARI DI PROFESSIONE: nessun cittadino italiano può essere eletto in Parlamento per più di due legislature, la regola è valida retrovattivamente
3)ELEZIONE DIRETTA: no ai parlamentari scelti dai segretari di partito, i candidati devono essere votati dal cittadino con preferenza diretta.

Stiamo cercando di coinvolgere persone che credano in questo disegno di legge e che vogliano organizzare la raccolta firme nel loro Comune.
Noi siamo disposti a fornire assistenza e consulenza a chiunque.
I compiti da svolgere sono i seguenti:
    -ricevere i moduli da noi inviati e portarli ad un funzionario della segreteria del proprio comune per farli vidimare (il funzionario è tenuto a farlo entro 48 ore)
    -lasciare in deposito i moduli alla segreteria comunale e concordare, eventualmente, i giorni e gli orari in cui il segretario comunale (ovvero un altro funzionario comunale delegato dal sindaco) potrà far firmare i cittadini e autenticare;
    -fare un minimo di volantinaggio, affissione, passaparola indicando l'iniziativa, luogo, giorni e orari per poter firmare;


Se siete disposti a partecipare o per avere ulteriori informazioni
contattateci all' indirizzo e-mail giusepperomano76@libero.it
oppure collegatevi al seguente indirizzo
http://beppegrillo.meetup.com/184/messages/boards/.

Se non siete interessati ma conoscete qualcuno che lo possa essere, vi prego di rigirare loro questa e-mail.

Grazie mille, Giuseppe.